Paolo La Motta
Questa doviziosa mostra, che raccoglie nella sala di Castel dell’Ovo l’alacre lavoro pittorico svolto da Paolo La Motta negli ultimi due-tre anni, penso che presenti con efficacia la qualità e le direzioni di sviluppo che ha raggiunto col tempo la sua ricerca artistica.Passata nel giro di alcuni anni da i contenuti descrittivi di un narrato familiare paesaggistico a un serio approfondimento in chiave formale degli strumenti del discorso pittorico. La Motta ha alle spalle un percorso duplice sia di scultore che di pittore, e anche se in questa occasione ha deciso di dare preminenza al secondo aspetto la pratica scultorea può essere colta in certi tratti costitutivi di vari quadri qui esposti.Intendo riferirmi anzitutto a quel gioco visivo di vuoto e di pieno, secondo aree ora più statiche – come nella “sogno”, o nell’“Interno con tavola”, o anche in “Dopo la pioggia” – ora più contrapposte e dinamiche come nel caso di “Battigia”, o “Ragazzo nel canneto” o “Interno di museo”. Castel dell’Ovo Dal 16 aprile al 3 maggio 2011
Reazioni:
Voto medio
2.00
1 VOTO
Iscriviti
