Tosca di G. Puccini. Un mondo dove Dio è assente
Prosegue la stagione operistica di Teatro dell’Opera di Milano presso il Teatro Smeraldo di Milano con un emozionante allestimento di Tosca di G. Puccini. Gli spettacoli si terranno sabato 31 Marzo alle ore 20.45 e domenica 1 Aprile alle ore 16.
La visione di un luogo religioso dove un Dio distratto ha voltato lo sguardo altrove viene rappresentato dallo struggimento emotivo dei personaggi. Il loro dibattersi in preda alle emozioni è evidenziato da uno spazio che, senza pietà, li rende umani e soli di fronte la magnificenza del divino altrove. La scenografia si serve essenzialmente di tre elementi: da una parte un crocefisso e un altare che, muovendosi sulla scena, rimangono sempre presenti ma custodiscono di volta in volta significati diversi; dall’altra mani e corpi contorti che escono dalla scenografia e ci danno una rappresentazione diretta dell’universo emotivo dei personaggi. Tutto sembra fare da contorno ad un tragico rapporto tra umano e un divino che si nasconde o non c’è. Opera di straordinario impatto emotivo.
L’ambiente parla una lingua differente grazie alle coloriture e a questi sbalzi di corpi e di mani che entrano all’interno della scena: la grazia, la pietà, la rassegnazione e la violenza sono elementi linguistici all’interno della scenografia stessa, che sbalzano all’interno dell’ambiente .
Il tavolo e il crocifisso sono presenze costanti: il potere temporale e quello divino si alternano in scena con presenze differenti ma con la medesima metafora, l’oggetto diventa espressione dell’umana condizione: i valori, i sentimenti, le pulsioni appartengono ai personaggi della vicenda che mostrano.
Uscire da una visione del melodramma come messa in scena totale è stato per me un ricondurmi alla note di Puccini e unire ancora di più le sue indicazioni e le melodie dei personaggi alla conduzione del dramma umano di Tosca.
Le scene
La proposta di riprodurre gli interni di Sant’Andrea della Valle, di Palazzo Farnese e per finire delle prigioni di Castel Sant’Angelo con elementi frammentati di colori diversi, vuole definire i tre ambienti secondo le indicazioni del regista, dove la spiritualità vuole e deve entrare in scena. I pannelli costruiti in fibra di vetro e resina con coloriture e fiammature di pigmento sono costruiti seguendo una logica emotiva , che naturalmente cambia negli atti. La struttura manifesta un carattere di stanza con attigui altri mondi e il cambio scena mette in evidenza differenti variabili di colore e posture di mani , di corpi e di volti , in un crescendo emotivo.
Regia e ideazione scenica di Mario Riccardo Migliara.
CAST
Tosca Lucia Dessanti, Isabella Mangiarratti
Cavaradossi Nester Martorell Perez, Gaetano Motta
Scarpia Orazio Mori, Valentino Salvini
Angelotti Daniele Biccirè
Il Sagrestano Antonio Russo
Spoletta, Luciano Grassi
Sciarrone Carlo Oggioni
CORO DI TEATRO DELL’OPERA DI MILANO
ORCHESTRA FILARMONICA DI MILANO
DIRETTORE
Damiano Cerutti
REGIA E IDEAZIONE SCENICA
Mario Riccardo Migliara
REALIZZAZIONE SCENOGRAFIA E ATTREZZERIA
Arti di Scena
Reazioni:
Voto medio
2.00
1 VOTO
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