Login »Nick: Pass:
Twitter
Facebook

Post-strutture: linee, fili, labirinti di Tatsuo Uemon Ikeda approfondimenti

Presso la Galleria Embrice (Roma, via delle Sette Chiese, 78) venerdì 8 giugno 2012 si inaugura la personale di Uemon Ikeda, "Post-strutture: linee, fili, labirinti", a cura di Simonetta Lux e Carlo Severati.

Saranno proiettati i filmati, "L’infanzia di Tatsuo", corto di Carlo Tomassi; "Intervista a Ikeda"  di Emma Tagliacollo.

Tatsuo Uemon Ikeda (Kobe, Hyogo 1952) approfondisce in questa occasione il tema dello spazio virtuale, con mezzi già sperimentati in passato, che vanno dal disegno all’uso tridimensionale di fili rossi di lana-seta di diverso spessore.

Le riprese effettuate in esterno, che hanno portato alla realizzazione del corto di Carlo Tomassi: L’infanzia di Tatsuo, proiettato in Galleria, integrano, in questa mostra (nella serrata contiguità della Galleria) la rappresentazione bidimensionale del segno e l’organizzazione del piccolo labirinto interno, lungo il quale si dispongono i disegni e gli schermi con proiezioni.

L’osservatore è obbligato a condividere  tre  situazioni-azioni che, pur affrontando l’universo dei gesti quotidiani, nello spazio reale, dal tavolino alla città, tuttavia quasi si elidono a vicenda, proponendo una sorta di indifferenza dell’autore ai contesti.

Ikeda interpone fra sé e lo spazio reale (del suo tavolo, della Galleria, del Giardino del Lago a Villa Borghese) una sua unità di misura totalmente mentale. Mentre si alimenta di dimensioni e di atmosfere vissute nei rituali che ha condiviso, giapponesi e italiani, al tempo stesso le irride, rimettendo al centro dell’attenzione, attraverso i mezzi usati, la sua laconicità. E’ come se il suo lavoro sia perennemente bisognoso di piccole contaminazioni rituali, aporie che gli consentono di esprimere la sua perdurante instabilità.

Varietà e contraddizione che rendono difficile e mettono in dubbio ogni tentativo di decifrazione, imponendosi, nella loro sostanziale fragilità, ad un incontro occasionale col mondo.

Mentre Ikeda dispone il suo filo ad altezza d’uomo al Giardino del Lago, nella Villa Borghese a Roma, un passante distratto inciampa: quel tipo di inciampo che può dare un sottile filo di lana e seta.

Quel passante si rivelerà poi per un poeta che ha appena pubblicato un libro di haiku.

La mostra rimane aperta dall'8 al 23 giugno 2012. Dal lunedì al sabato, dalle 18.00 alle 20.00.

Con il patrocinio di:

Istituto Giapponese di Cultura.

MAVG Mediateca di Architettura di Valle Giulia, dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma.

Fondazione Italia Giappone.

Studio Marta Bianchi, Comunicazione e Immagine.

Approfondimento: http://www.embrice.com
Comunicato di Avatar di embriceembrice | Pubblicato Domenica, 03-Giu-2012 | Categoria: Arte-Cultura
Portale automobilistico
Elenco e offerte Terme

Reazioni:

Voto medio

2.00

1 VOTO

Iscriviti per poter votare questo comunicato o pubblicarne uno a tua volta.
 

Iscriviti

Iscriviti
Iscrivendoti potrai inserire nuovi comunicati, votare i comunicati altrui e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui o sull'immagine per aggiungerti
Versione Mobile