Didjin Oz 2010: il gran finale
FORLIMPOPOLI Successo di cultura e pubblico per l’ottava edizione del Didjin’Oz, il festival dedicato alla cultura aborigena australiana che si è appena concluso. Grazie all’iniziativa, più di 1000 spettatori hanno potuto apprezzare le danze, i ritmi e i costumi tipici del continente potendo godere di preziose testimonianze su una cultura così distante in termini di spazio dalla nostra.
Anche l’edizione di quest’anno ha brillato grazie alla direzione artistica di Fiorino Fiorini che ha promosso e organizzato l’evento fin dalla prima edizione senza mai perdere quel carattere di unicità che contraddistingue il Didjin’Oz nel panorama nazionale ed internazionale.
Sul palco si sono alternati i migliori artisti di musica etnica di tutto il mondo che con suoni, luci e i ritmi dei brani hanno creato un’atmosfera davvero unica che si è sposata in maniera encomiabile con la splendida cornice della Rocca di Forlimpopoli, ospite dell’iniziativa.
“E’ stata un’esperienza magica - ha commentato Martino Reggiani, uno spettatore - hanno rievocato danze e suoni che non avrei mai avuto occasione di ascoltare. E’ una testimonianza di una cultura così lontana dalla nostra che mi ha incollato sul posto dall’inizio alla fine dello spettacolo”.
Tra gli ospiti d’eccezione ha sicuramente catturato l’attenzione degli spettatori Bill Webb in rappresentanza del popolo Wardandi. Ha illustrato il punto di vista degli aborigeni del Western Australia in merito alla difficile contrapposizione tra progresso tecnologico e rispetto per le culture autoctone. Leader spirituale e guida dei Wardandi, Bill Webb è coordinatore del “Wardan cultural center” nel Sud-Ovest dell'Australia per la conservazione della cultura aborigena e la divulgazione di quella sostenibilità ambientale che i nativi rispettano da sempre. In qualità di esperto di biodiversità e desertificazione, Webb è inoltre consulente per numerose industrie minerarie e per il governo australiano in varie materie tra cui costruzioni e classificazione del territorio. Un intervento unico anche perchè Webb è la prima volta che visita il nostro paese.
L’esposizione di arte aborigena dal titolo: 'Nuwayak' - Australian Aboriginal art from the bush - bark paintings in natural earth pigments ha reso ancora più unico l’evento.
Infatti il Didjin’oz ha ospitato l’unica mostra in Italia di queste particolarissime pitture ricavate dalla corteccia degli alberi.
Molto apprezzati sono stati i workshop che hanno permesso agli amatori di questa particolare disciplina musicale di avere un insegnamento tecnico diettamente dai maestri del genere. “Sono un appassionato di didjeridoo e seguo il festival dalla primissima edizione. E’ l’unico appuntamento ben strutturato in cui è possibile vedere i maestri all’opera e incontrarli per avere dei suggerimenti e tonare a suonare con nuova energia” dice Dario Armuzzi, un musicista.
Non resta che aspettare pazientemente la prossima rassegna consapevoli di essere più ricchi grazie alla testimnianza unica del Didjin ‘Oz.
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