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Chiusura pastificio Pafrè

Il pastificio Pafrè chiude nell'indifferenza generale.

Boiano. Gli acquirenti della pasta fresca Pafrè se ne saranno accorti che nei banchi frigo dei centri commerciali non trovano più il prodotto che erano soliti comprare. Il motivo? Il pastificio di Boiano ha chiuso i battenti. Dopo alcuni mesi che l’azienda non pagava gli stipendi il 23 gennaio la direzione aziendale ha comunicato ai dipendenti che la fabbrica avrebbe chiuso per i numerosi debiti che impedivano di far fronte anche all’aumentato costo delle materie prime. E così il 28 febbraio lo stabilimento è stato chiuso mandando a casa anche i sette dipendenti che ci lavoravano. «Tutto questo è avvenuto nell’indifferenza della stampa locale, dei sindacati e dei politici» spiega Antonio Maddaloni del comitato "Per salvare Pafrè".

«Nessuno si interessa della nostra azienda, i nostri figli sono forse diversi da quelli dell’Arena, dell’Itr, dello Zuccherificio o della Fiat?» si domanda Fernando, un altro lavoratore mandato a casa da Pafrè. In effetti è un po’ strano che nessuno si sia interessato alla chiusura di un’azienda molto conosciuta in Molise, ma anche in Abruzzo dove vengono commercializzati i prodotti, che nel 2006 ha fatturato 640mila euro e capace di produrre 120 chili di pasta fresca all’ora. I dipendenti si augurano che lo stabilimento possa riaprire.

Comunicato di Avatar di casainpiazzacasainpiazza | Pubblicato Martedì, 31-Mar-2009 | Categoria: Aziende
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