Bilancio Camst 2011 - Un Menu che alimenta utili da 34 anni
Nel 2011 il Gruppo Camst è cresciuto del 6,55% in un settore, quello della ristorazione, dove la crisi che non è certo terminata, si è fatta sicuramente sentire. Da quattro anni il Gruppo Camst colleziona risultati senza dubbio superiori alla media e da 34 anni bilanci in utile; così anche il Bilancio 2011 che, nonostante abbia dovuto pagare un inevitabile prezzo sul piano della redditività, dimostra come Camst abbia reagito contando su un modello imprenditoriale ancora patrimonialmente e moralmente sano.
Il fatturato del Gruppo Camst, una delle realtà principali nel settore della ristorazione a capitale italiano, si attesta sui 978 milioni di euro, con un utile aggregato di 10,5 milioni di euro. L’incremento di fatturato di 60 milioni è concentrato in Camst (+ 9,8%), in Day Ristoservice (+ 15.2%) e nella tedesca L&D (+ 16,3%). Rilevante è l’incremento di fatturato della controllata Day che gode di un portafoglio clienti in grado di garantire risultati economici importanti.La società tedesca L&D, mostra un incremento di ricavi considerevoli (+16,2%) che la colloca tra le prime dieci società di ristorazione in Germania e al settimo posto nel settore della ristorazione scolastica.
Il risultato più significativo del Bilancio 2011 della capogruppo Camst è rappresentato dall’andamento del costo delle merci e del costo del lavoro. Il costo merci, infatti, ha visto un miglioramento nell’incidenza percentuale rispetto al 2010, dovuto alle politiche di contrasto all’inflazione e ai fenomeni speculativi. La maggiore incidenza del costo del lavoro si giustifica con una precisa scelta di tutela dei posti di lavoro e con alcune nuove gestioni che hanno determinato un maggior costo orario. Difendere il lavoro e gli investimenti dei soci è una scelta strategica in linea con i valori della missione aziendale. L’occupazione infatti non ha particolarmente sofferto, tanto che il saldo positivo di 830 unità porta a 8600 il numero dei lavoratori della Cooperativa, che insieme a quelli delle altre società del Gruppo supera i 11.000 dipendenti impiegati.Inoltre il patrimonio netto consolidato (aumentato nel 2011 di 10 milioni di euro) ha consentito importanti investimenti per 16 milioni di euro ed una mirata strategia di sviluppo: nuove aperture in centri commerciali ed artigianali (Ravenna, Forlì, Faenza, Ferrara e Milano) con la conseguente acquisizione di nuovi clienti che hanno compensato le perdite determinate dal perdurare della crisi e della cassa integrazione. Nel settore della ristorazione scolastica e sanitario-assistenziale, l’andamento è stato positivo grazie all’acquisizione di nuove gestioni. Nel settore della ristorazione aziendale, dove la crisi si è avvertita maggiormente, Camst ha acquisito importanti clienti, fra cui Banca Intesa.Nel quadro complessivo dell’economia italiana, Camst rappresenta una realtà importante nonostante in questo settore incidano notevolmente l’elevata pressione fiscale, i forti ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e l’eccesso di burocrazia che, non solo creano un aggravio dei costi, ma non consentono nemmeno di agire con rapidità ed elasticità in un contesto nel quale è sempre più difficile fare impresa.Nel futuro di Camst si profilano due priorità: l’attenzione al mantenimento dei posti di lavoro dei soci lavoratori da coniugare necessariamente con la crescita e l’innovazione, realizzando prodotti competitivi in termini di prestazioni e funzioni d’uso. In quest’ottica si colloca anche la recente apertura del nuovo Almaverde Bio Bar: un format innovativo che unisce tradizione e innovazione al fine di proporre una nuova offerta gastronomica consumatori, sempre più attenti alla salute ed al benessere anche fuori casa.Ufficio Stampa Camst
http://www.camst.it/area-stampaReazioni:
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