Il ruolo dello shaker nella preparazione dei cocktail
Il barman necessita di numerosi utensili bar per poter realizzare con cura e ed in maniera corretta diversi tipi di bevande: dall’aperitivo, al cocktail, fino al drink after dinner. Tra questi, ciò che non può assolutamente mancare è lo shaker: un accessorio bar che serve per preparare quei cocktail contenenti ingredienti che necessitano, vista la loro consistenza, di un maggior vigore (o meglio di una “scossa”) per ottenere il corretto risultato. Per i cocktail composti da ingredienti (vini, distillati e liquori) che non necessitano di essere agitati con forza, invece si suole utilizzare un altro tipo di utensile per bar e precisamente il mixing glass.
Esistono differenti tipologie di shaker, ma quello che si utilizza più di frequente è costituito da un contenitore dotato di una chiusura filtrante ed un coperchio. Gli shaker interamente metallici sono chiamati tradizionali, ma alcuni fa, soprattutto in ambito professionale, è stato introdotto un altro tipo di shaker detto “Boston” o “americano”. Quest’ultima tipologia di utensile bar è composta da una parte metallica, piuttosto elastica, e da una in vetro. Rispetto allo shaker tradizionale è un po’ più alto e per questo motivo è possibile ottenere dei cocktail più omogenei, in quanto gli ingredienti hanno a disposizione una corsa più lunga (da un’estremità all’altra) per potersi mescolare. Inoltre la quantità degli ingredienti può essere controllata con maggiore facilità, come avviene con il mixing glass, utilizzando la parte in vetro.
Infine occorre prestare attenzione anche per quanto riguarda l’impugnatura e l’utilizzo di uno shaker, sia per un motivo di estetica, che di qualità del risultato finale. In particolare lo shaker deve essere impugnato tramite i polpastrelli delle dita facendo attenzione ad esercitare una forza concentrica, affinchè le due parti dello shaker restino sempre unite. Inoltre bisogna prestare attenzione a non shakerare dal basso verso l'alto o in senso rotatorio, altrimenti si farebbe uno sforzo superiore e non si otterrebbe un cocktail della giusta omogeneità. Il movimento migliore è quello orizzontale, tramite ampi movimenti del braccio, per circa cinque secondi.
Dopo aver shakerato gli ingredienti raccolti nel contenitore insieme con il ghiaccio, bisogna togliere il coperchio e versare il cocktail attraverso il tappo forato, al fine di trattenere eventuali pezzetti rimasti solidi. Le bevande frizzanti non devono mai essere shakerate.
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