Olio diatermico: caratteristiche e ambiti di impiego
L'olio diatermico si configura come uno speciale fluido convettore capace di trasportare calore. A differenza degli altri lubrificanti questa tipologia di olio presenta caratteristiche particolari, prima tra tutti la stabilità termica alle alte temperature.
Viene generalmente utilizzato in sistemi termici e macchinari nei quali si necessità di convogliare una grande quantità di energia termica al fine di produrre calore.
Uno dei principali ambiti di impiego olio diatermico sono le caldaie. Le caldaie ad olio diatermico trovano impiego sia in ambito civile con finalità di riscaldamento sia in ambito industriale dove il riscaldamento e la produzione di calore è finalizzata alla produzione.
Circa le caratteristiche chimico-fisiche occorre innanzitutto sottolineare che si tratta di un olio che presenta una viscoltà altamente stabile anche a temperature elevevatissime. Tale proprietà è necessaria per la movimentazione del fluido in quanto una viscosità molto bassa non consentirebbe all'olio di convogliare l'energia temica all'interno dell'impianto.
A seconda dell'impianto, chiuso, aperto, ecc può essere prodotto con diverse basi: minerali, sintetiche o semisintetiche.
La viscosità scelta è dipesa dalle caratteristiche stesse dell'impianto, può infatti essere di tipo 32 o 46 o inferiore.
Gli ambiti di impiego di tale tipologia di fluido sono quelli dell'industria tessile, si pensi alle presse con sistemi di riscaldamento ad olio diatermico per lo stampaggio a caldo. Trova inoltre impiego negli impianti di distillazione, scambiatori di calore industriale, ecc.
Una rapida diffusione dell'olio si sta avendo nei termosifoni.
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