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Curcuma: alle “radici” delle sue proprietà approfondimenti

Tra un piatto orientale assaggiato al ristorante, o qualche ricetta fai da te a casa, sicuramente vi sarà capitato di consumare una delle spezie più diffuse in cucina: la curcuma. Famosa per essere l’ingrediente principale del curry, molti conoscono il suo gusto ma in pochi sono a conoscenza delle sue proprietà terapeutiche. La Curcuma è infatti una delle spezie dalle virtù antiossidanti e antiinfiammatorie più significative nei confronti dell’organismo. Scopriamo qualcosa di più sulla pianta da cui viene ricavata e sui principi vegetali in essa contenuti.

 

Curcuma: dalla pianta alla spezia          
Appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la Curcuma longa è la specie più utilizzata  sia in fitoterapia che in ambito alimentare. Si tratta di una pianta erbacea perenne che raggiunge un’altezza massima di 1m, tipica delle regioni dell’Asia Meridionale caratterizzate da un clima Tropicale con temperature comprese tra i 20°C e i 35°C. La radice, la parte da cui si ricava la spezia e le sostanze terapeutiche più importanti, è composta da un rizoma cilindrico e ramificato di colore giallo o arancione dall’odore e dal sapore particolarmente aromatico.

Proprietà terapeutiche della curcuma  
Grazie alle naturali proprietà della curcuma questa pianta viene utilizzata soprattutto nella medicina cinese e in quella ayurvedica; le sue virtù antiinfiammatorie sono inoltre sfruttate all’interno di integratori alimentari utili contro i disturbi articolari , mentre le sue caratteristiche favorenti la digestione sono utili negli integratori in grado di stimolare la produzione di bile da parte del fegato (azione depurativa coleretica) e lo svuotamento della colecisti determinante l’afflusso di bile nel duodeno (azione depurativa colagoga).
Molti studi stanno inoltre evidenziando come il suo principio attivo più importante, la curcumina, possegga, in quanto antiossidante naturale, proprietà antitumorali e la capacità di contrastare efficacemente l’invecchiamento delle cellule del nostro organismo. La curcumina si è anche dimostrata essere un forte analgesico, tanto che il suo utilizzo si è rivelato utile contro i dolori articolari causati anche da artriti e artrosi.

Infine la curcuma sembra possedere persino proprietà cicatrizzanti e, per tale ragione, in molti paesi come l’India viene applicata sopra la cute per curare ferite, scottature e punture d’insetti.

Utilizzo in cucina
            
Utilizzata da secoli principalmente nella cucina medio-orientale e asiatica, la curcuma è uno degli ingredienti principali di tantissimi piatti, tra cui, tra i più famosi, il pollo al curry. Questa spezia, ottenuta dalla polverizzazione del rizoma della pianta, va assunta in dosi ottimali di circa due cucchiaini da caffè, insieme ad un grasso vegetale come l’olio d’oliva, che ne faciliti l’assorbimento da parte dell’organismo. Integratori alimentari a base di curcuma, sfruttano l’unione ai lipidi vegetali (Curcuma Fitosoma) per rendere maggiormente assimilabili i suoi principi benefici.

Curiosità            
La curcuma, per via della sua colorazione gialla molto intensa, veniva in passato utilizzata in tintoria per colorare stoffe, carta e molto altro.

Comunicato di Avatar di dalilasansonidalilasansoni | Pubblicato Lunedì, 17-Lug-2017 | Categoria: Benessere
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