La gravidanza e le emorroidi vanno a braccetto: perché?
Uno dei problemi più frequenti riscontrati dalle donne durante la gravidanza o dopo il parto è l’insorgenza delle emorroidi.
Questo succede perché lo stato di gravidanza porta con sé una serie di fattori che possono favorire la comparsa delle emorroidi. L’elemento principale è l’aumento della pressione esercitata dal feto sulle vene anali e rettali, soprattutto negli ultimi mesi.
Questo provoca una dilatazione delle pareti venose della zona anorettale che rallenta il ritorno del sangue venoso, mentre parallelamente aumenta l’afflusso di sangue arterioso alle emorroidi, che di conseguenza si ingrossano e si infiammano.
All’aumento della pressione addominale inoltre contribuisce la stitichezza, che è un altro fattore molto comune in gravidanza e che contribuisce all’insorgenza delle emorroidi.
Senza dimenticare gli sbalzi ormonali provocati dalla gravidanza, elemento che favorisce un rilassamento generale dei tessuti e quindi può facilitare il prolasso delle emorroidi.
In caso di emorroidi durante la gravidanza occorre intervenire con tempestività: se trascurate le emorroidi possono portare ad una rimozione chirurgica o all’assunzione di farmaci, che sono cose da evitare in gravidanza.
Se invece vengono affrontate subito adottando uno stile di vita corretto, si può convivere tranquillamente con esse e spesso ridurre gli episodi acuti. I consigli da seguire sono quelli di fare un’attività fisica leggera ma regolare per evitare il ristagno di sangue venoso e seguire una dieta ricca di fibre e acqua per prevenire la stitichezza.
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