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Pi greco, la storia e le tecniche per memorizzare approfondimenti

Il Pi greco è un numero irrazionale, introdotto nel 1706 da William Jones e utilizzato in gran massa a partire da Eulero, ma conosciuto ancora prima da Babilonesi ed Egizi.

Il Pi greco non può essere scritto come quoziente di due interi, più semplicemente un numero con infinite cifre dopo le virgole. Per convenienza, il Pi greco viene approssimato alle prime tre cifre 3,14. In realtà il seguito è infinito, e molti si cimentano in una impresa impossibile, ovvere imparare a memoria e ripetere tutte le cifre del Pi greco imparate.

Il Pi greco potrebbe in realtà continuare all’infinito calcolandole le successive cifre. E’ un numero trascendente, infinito e non periodico. Per calcolarne un seguito sempre più lontano sono necessari degli appositi PC per lo scopo, ottimizzati e sistemati per calcoli che possono durare giorni ma rigettano cifre fuori dalla portata.

Per ricordare il Pi greco non approssimato alle prime tre cifre esistono diversi metodi, i più curiosi basati su frasi dove la lunghezza di ogni parola corrisponde a una cifra del Pi greco. Per non parlare poi delle poesie, vere e proprie fonti di ispirazione per ricordarsi il Pi greco, così come quelle delle studiate e scritte da Edgar Allan Poe, che in alcuni suoi rapporti riesce inserire questa varibile infinita.

il Pi greco stabilisce l’impossibilità della quadratura del cerchio, ovvera la costruzione con riga e compasso di un quadrato della stessa area di un dato cerchio.

E’ nel 1882 che Ferdinand Von Lindemann pubblicò la dimostrazione della trascendenza del Pi greco. In tale modo, il problema della quadratura del cerchio veniva definitivamente chiuso come irrisolvibile.

Tuttavia la storia del Pi greco parte da lontano, e il simbolo per indicare la costante di Archimede, nonostante fosse introdotto nel 1706 da William Jones, noto matematico inglese dell’epoca, nonostante lo stesso simbolo fosse usato fino a quel momento per indicare, non il Pi greco, ma la circonferenza di un cerchio.

L’uso massivo del Pi greco si ebbe dal grande Eulero in poi. Il grande matematico e fisico svizzero, considerato il più grande dell’Illuminismo, grazie alla mole di appunti e studi prodotti durante tutto l’arco della sua vita;  fece in modo che il Pi greco potesse diventare di uso comune, almeno fra i dotti, in modo tale da avere un codice matematico unico.

Sempre il notissimo matematico illuminista è l’autore della serie armonica corretta ovvero la relazione tra Pi greco con gli inversi di tutti i numeri naturali.

Esistono persino gare ufficiali per la recita a memoria di più cifre possibili del Pi greco, e anche record mondiali. Che attualmente vedono in lotta cinesi e giapponese per i titolo nel Guinness Book of Records. Attualmente il record di recitazione del Pi greco appartiene al cinese Lu Chao, in grado di recitare 67.890 cifre esatte del Pi greco.

Del Pi greco esiste anche un giorno da “festeggiare”, si tratta del 14 marzo. Perché ? Perché la scrittura del 14 marzo per gli anglosassoni è il 3/14 cioè l’approssimazione più comune del Pi greco.

Comunicato di Avatar di Addetta StampaAddetta Stampa | Pubblicato Mercoledì, 07-Set-2011 | Categoria: Lavoro
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