Le societa’ non operative cancellate dal registro
Cancellazione d’ufficio dal Registro imprese per le società di capitali che non depositano il bilancio da oltre cinque anni.
E senza passare dal giudice del Registro: lo scioglimento avverrà . È questa una delle semplificazioni previste nella bozza del decreto legge sullo sviluppo circolata negli ultimi giorni.
L’obiettivo è quello di fare pulizia nel Registro imprese, “inquinato” da una folta schiera di società non più attive, e garantire anche una più corretta rappresentazione della realtà economica del Paese. Eliminando, peraltro, una parte degli oneri amministrativi e finanziari per la gestione dei registri.
In base alla norma inserita nel Dl sviluppo, le società di capitali che, all’entrata in vigore del decreto, , hanno presentato la dichiarazione per integrare le risultanze del Registro imprese a quelle del libro soci, . Lo stesso conservatore dovrebbe comunicare il provvedimento di cancellazione agli amministratori della società, a cui la norma lascia 60 giorni di tempo , nonché le domande di iscrizione degli atti non iscritti e depositati.
Il conservatore, dunque, dopo aver verificato la cancellazione della partita Iva della società e la mancanza di beni iscritti in pubblici registri, deve eliminare l’impresa dal Registro.
La semplificazione, caldeggiata anche dalle Camere di commercio, si affianca – come ricorda la relazione illustrativa – alle altre norme per la pulizia del Registro imprese, avviata con il Dpr 247/2004 (per le imprese individuali e le società di persone), con l’ultimo comma dell’articolo 2490 del Codice Civile (per le società di capitali in fase di liquidazione) e con l’articolo 10 della legge 99/2009 (per le cooperative). Si allinea infine con la procedura introdotta dalla manovra d’estate per la cancellazione delle partite Iva non più attive da tre anni.
A Cura del prof. Giuseppe Catapano
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