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"Open Stage". Diffidate delle imitazioni! approfondimenti

Giovedì 7 Aprile continuiamo con Open Stage al Bourbon Street in via Vincenzo Bellini, 52.
E’ gradita, per motivi organizzativi, la puntualità e la prenotazione al numero 338 8253756

Diffidate delle imitazioni!

A volte si usa in pubblicità. A volte lo troviamo scritto sulle insegne dei negozi. A volte lo usiamo nel linguaggio comune, scherzando tra amici.
Ma questa frase è più difficile ascoltarla quando si parla di musica. Forse perché la musica, l’arte, si fondano anche un po’ sulle imitazioni.
Perciò si parla di “generi”, di stili, di scuole.
Per questo motivo non possiamo che rallegrarci all’idea che nel giro di poche settimane la nostra idea di lanciare gli “open stage” abbia incoraggiato altri organizzatori di eventi a proporre qualcosa di simile.
Ma, purtroppo, più nella forma che nella sostanza. 
Avremmo davvero accolto con piacere la nascita in città di altre opportunità per condividere un palco, contaminarsi, aprire la strada a nuovi talenti.
Purtroppo, al di là dei nomi più o meno evocativi, si ha la chiara impressione che siano stati montati dei gusci vuoti. Dei contenitori senza contenuti.
Lo scriviamo con vero dispiacere. E’ un peccato. E’ un’occasione persa. Qualcuno, addirittura, ha deciso di copiarci il nome ed ha organizzato presso un locale del centro cittadino un “open stage” pezzotto.
Come se, un pittore a corto di idee, decidesse di chiamare un suo quadro “la Gioconda” augurandosi che nessuno abbia mai visto l’originale.
Attenzione. Non siamo presi da manie di grandezza. Ci mancherebbe altro. Vorremmo solo invitare i nostri amici ad alzare la qualità dell’offerta musicale a Napoli. La città se lo merita. Chi ama la musica (da suonare o da ascoltare) se lo merita.
Per parte nostra, se vi farà piacere, vi invitiamo ai prossimi appuntamenti.
Capirete la differenza. Che è data, soprattutto, dal progetto che vogliamo continuare a diffondere. Buona musica, ….

Un saluto ricordando il grande Eduardo De Filippo che, rimproverando la moglie che aveva preparato il ragù le precisava:
Tu che dice? Chest' 'è rraù?
E io m' 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' ' a faja dicere na parola?...
Chesta è carne c' ' a pummarola

Anche per preparare il ragù ci vuole impegno, tempo, studio e cuore.

Comunicato di Avatar di Music InstinctMusic Instinct | Pubblicato Martedì, 05-Apr-2016 | Categoria: Musica
Tags: musica
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