Psicofarmaci ai bambini italiani, è uno scandalo.
In cinque anni in Italia le prescrizioni sono aumentate del 280 per cento. Negli Usa, la metà. E ora, addirittura, si aprono 82 Centri in tutta Italia per somministrare psicofarmaci ai bambini iperattivi.
Parte dal Consigliere Provinciale di Roma Pier Paolo Zaccai ,presidente del Movimento Italia Garantista unito con il Presidente del Dipartimento Sicurezza di Italia Garantista Domenico Marigliano, una campagna per dire 'No al Ritalin', lo psicofarmaco utilizzato come calmante per i bambini iperattivi.
Il Ritalin, una sostanza della famiglia delle anfetamine, è stato ampiamente utilizzato in passato - è stato usato - soprattutto negli Stati Uniti per trattare milioni di bambini affetti dalla sindrome da deficit di attenzione (Adhd). Dice Zaccai ,tuttavia, i casi studiati hanno messo in luce pericolosi effetti collaterali, l'alterazione della funzione renale, cardiaca, della pressione, ma soprattutto che la sostanza induce dipendenza. Effetti che hanno portato le autorità americane a mettere al bando il Ritalin. In Italia, invece, la sostanza è stata tolta del registro degli stupefacenti ed è oggi un farmaco che può essere prescritto con una certa facilità, hanno riferito gli esperti nel corso del convegno. Inoltre interviene Marigliano è stato avviato uno studio sperimentale, chiamato 'Prisma', nelle scuole per monitorare i comportamenti dei ragazzi ed individuare i soggetti iperattivi che potrebbero essere trattati con il Ritalin. Di qui la levata di scudi di molti specialisti. "Tutti riconoscono che il Ritalin è una sostanza dannosa, mentre - hanno spiegato molti neuropsichiatri - non ci sono opinioni condivise sul fatto che l'iperattività sia una malattia. Non ha senso fare una lotta contro la commercializzazione del farmaco in Italia dal momento che si può trovare comunque nelle farmacie oltre confine oppure su internet. Quello che dobbiamo fare è pensare ad interventi terapeutici che coinvolgano le scuole, i servizi assistenziali dell'età evolutiva e puntare sui percorsi della psicoterapia piuttosto che limitarci a prescrivere una pillola dannosa".
Dello stesso parere anche il dottor Angelo De marco DELL' ASSOCIAZIONE PICCOLI RAMBO DI BOLOGNA : "Quello che serve dice il dottor De marco è una corretta informazione sugli effetti del Ritalin, il coinvolgimento delle famiglie, la buona volontà delle persone che lavorano nelle scuole e la possibilità di intervenire da parte dei servizi sociali. Non dimentichiamo che abbiamo a che fare con una sostanza che agisce sul sistema nervoso centrale del bambino, che influenza la sua attività cerebrale. Se roviniamo il cervello dei nostri figli, metteremo un'ipoteca sul loro futuro e anche sul nostro".
La Redazione di Italia Garantista
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