La pubblicitĂ aumentata che diventa arte
La pubblicità ha come obiettivo principale quello di stupire. Sono sempre più numerosi i marchi che decidono di sfruttare la realtà aumentata per coinvolgere i loro potenziali clienti in esperienze più appassionanti che guardare uno spot, la pagina di una rivista o un cartellone lungo le strade di una città. Una delle tendenze di maggiore successo è quella di sfruttare la grande diffusione di tablet e smartphone, per fare in modo che gli utenti possano accedere comodamente a contenuti aggiuntivi proprio mentre camminano per la città e si imbattono in uno di quei grandi cartelloni che ricoprono intere facciate dei palazzi cittadini.Tra i settori più attratti da questa tecnologia ci sono naturalmente quelli che da sempre si concentrano sulla costruzione di un’esperienza di consumo percepita come unica. La moda è uno di questi. Collegare il proprio brand a immagini che evochino il mondo dell’arte è una strategia che la realtà aumentata può valorizzare. DKNY, il famoso marchio di abbigliamento americano, ha fatto proprio questo quando ha deciso di reinterpretare il proprio logo che campeggiava all’angolo di Houston Street, a New York: il grande manifesto era diventato un’icona della città. A cinque anni dalla rimozione, il brand riporta in vita quel simbolo reinterpretandolo attraverso dieci installazioni artistiche da posizionare nel contesto di altrettante città del Mondo (New York, Londra, Milano, Parigi, Dubai, Kuwait city, Hong Kong, Shanghai, Seoul e Tokyo). Queste opere verranno poi aumentate: con una app per iOS e Android, infatti, gli utenti potranno scattare una foto delle installazioni e vedere alcuni video contestuali che le riguardano.La realtà aumentata contribuisce quindi a portare in vita l’advertising “d’autore” in tutto il Mondo.
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