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Breve storie delle memorie flash: impiego e prospettive future approfondimenti

La memoria flash fu inventata nel 1984 da Fujio Masuoka per la Toshiba. Si trattava di un sistema di archiviazione innovativo perché sostanzialmente costituiva una modalità che includeva alcuni dei vantaggi delle memorie EEPROM (usate per i BIOS dei PC, capaci di trattenere i dati come una memoria ROM ad accesso solo in lettura, e modificabili solo in via eccezionale) e di cui sono un’evoluzione, uniti alla versatilità operativa delle memorie RAM (di rapido accesso in lettura e scrittura ma incapaci di conservare le informazioni alla sospensione dell'alimentazione elettrica). In pratica, la tecnologia della memoria flash permette di avere un accesso in lettura sostanzialmente assimilabile a quello di una memoria RAM, mentre impone un accesso più limitato in riscrittura e cancellazione. Contemporaneamente il supporto è in grado di mantenere le informazioni memorizzate anche quando disconnesso dal circuito. In questo senso si presta bene a memorizzare informazioni di massa che non devono essere continuamente riscritte nel dettaglio, mentre non è adatta a memorizzare dati in continuo cambiamento in tempi minimi, come quelli impiegati nella memoria centrale di un PC.
In generale, sul piano delle prestazioni, le memorie flash non perdono i dati memorizzati quando vengono disconnesse dall’alimentazione di corrente e possono essere trasferite da un sistema all’altro senza problemi. Inoltre sono estremamente compatte e non contenendo parti meccaniche (a differenza degli hard disk, anche quelli di dimensioni minime) sono estremamente robuste e più resistenti agli urti e ai movimenti bruschi, il che le rende ideali per essere associate a dispositivi portatili come le macchine fotografiche digitali o i lettori multimediali (ad es. card SD, memory Stick, ecc.).
Le memorie non volatili Flash sono infatti presenti in molte delle apparecchiature elettroniche di normale utilizzo, dai PC ai palmari, alle macchine fotografiche digitali, ai lettori MP3 e ai telefoni cellulari, ai decoder per la TV digitale, alle chiavette USB. Le memorie flash sono diventate ormai la leading technology per la miniaturizzazione dei dispositivi microelettronici e diventa sempre più critico poter avere dei modelli accurati per la loro simulazione. Inoltre, si sta ponendo molta attenzione anche allo sviluppo di nuovi concetti e dispositivi, in particolare legati alle memorie ad intrappolamento di carica, in particolare NROM.

Approfondimento: http://www.ciampistore.it
Comunicato di Avatar di CiampiStoreCiampiStore | Pubblicato Mercoledì, 21-Set-2016 | Categoria: Tecnologia
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