I casoni, le tradizionali dimore per la pesca
Una vacanza a Bibione non é completa senza prima aver visitato la sua laguna. Qui, tra i mille colori e il profumo salmastro, si possono visitare i casoni che sono un esempio raro di architettura spontanea, fonte di conoscenza di un’arte antica quale quella della pesca.
Con una gita turistica organizzata oppure prendendo a noleggio un piccolo motoscafo, la cosa più bella è perdersi tra i mille canali della laguna per ammirare le diverse specie di uccelli oppure le barene sulle quali in primavera fioriscono i fiori che, in gergo, vengono chiamati ‘Fiori di tappo’ e sono riconoscibili per il loro bellissimo colore viola. Sui terreni affioranti che punteggiano lo specchio d’acqua, molto visibili e bellissimi sono i casoni che erano le antiche abitazioni utilizzate durante la stagione della pesca.
Questi, visto le materie prime disponibili, hanno i muri e il tetto di canne palustri e la porta e gli infissi in legno. Al loro interno una stanza sola con il pavimento sabbioso e con il focolare in pietra o mattoni per riscaldare e cucinare: poche assi a posto del letto e per sedersi durante i pasti. Un tempo, la terraferma attorno al casone serviva per riporre il materiale da pesca durante la notte oppure per ripararlo da forature o strappi. Immancabile, nella parte riparata dalla bora, un porticciolo per il ricovero delle barche.
Adesso i casoni sono spesso stati rimodernati e sono utilizzati dai loro proprietari per trascorrere le giornate estive: i luoghi sono comunque perfettamente visibili dall’acqua e permettono di trascorrere una giornata alla scoperta di un modo di vivere a contatto con la natura decisamente entusiasmante.
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